2019_05_11 / 2019_10_31, Padiglione Lituania - Interni della Marina Militare
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by Vittoria Biasi
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Sun & Sea (Marina), 58° Biennale di Venezia
Spiaggia artificiale - Interni della Marina Militare
Si gioca sulla spiaggia quest’estate: un’opera per l’Antropocene, baciata dal sole.
In occasione della 58° Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, il Padiglione della Lituania trasforma gli interni della Marina Militare, in prossimità dell’Arsenale di Venezia, in una spiaggia ad illuminazione artificiale ben fornita di sabbia ed equipaggiamento per una perfetta vacanza al mare.
Gli spazi della Marina Militare, per la prima volta usati come area espositiva durante la Biennale Arte 2019, offrono un’ambientazione unica per l’opera performance Sun & Sea (Marina), ideata dalle artiste Rugilė Barzdžiukaitė, Vaiva Grainytė e Lina Lapelytė. Nonostante una prima apparenza all’insegna del frivolo, il lavoro innovativo delle tre artiste lituane prende come riferimento forme operistiche definite “anti-monumentali” e introduce alcune tra le più urgenti questioni ecologiche dei nostri tempi. L’opera performance Sun & Sea (Marina) è presentata da Nida Art Colony of Vilnius Academy of Arts ed è curata da Lucia Pietroiusti, Curator of General Ecology a Serpentine Galleries, Londra.
Osservando dal ballatoio del piano superiore della sala, il pubblico ha una veduta a volo d’uccello sulla scena, in cui i personaggi appaiono come un tipico gruppo di vacanzieri di età varie sdraiati in costume da bagno su asciugamani colorati, sotto il sole estivo accecante. Monitorando questo tableau vivant da una veduta simile a quella del sole, il pubblico diventa progressivamente consapevole della fragilità della condizione umana. Allo svolgersi del libretto, lo spettatore scopre poco a poco ogni personaggio della scena che, cantando, rivela le proprie preoccupazioni. Da irrilevanti premure per prevenire scottature o piani per vacanze future, all’ angosciante timore di imminenti catastrofi ambientali che emerge dal più profondo della propria precaria esistenza. Le micro-storie salottiere e frivole della spiaggia affollata, gradualmente soccombono lasciando spazio a questioni più serie e rilevanti, che trasformano i canti individuali in una sinfonia globale, un coro universale di voci umane dedicato a problemi ambientali di scala planetaria. Corpi stanchi si fanno metonimia del nostro stanco pianeta.
Appositamente adattata per la Biennale Arte 2019, questa è la prima versione in inglese dell’opera performance, adibita a performance durazionale. La versione originale di Sun & Sea (Marina) fu prodotta in lituano da Neon Realism.
Daisy Hildyard, autrice del pluri acclamato The Second Body, a reflection the way our ecological impact extends far beyond what we consider our physical body da’ un discorso in occasione dell’apertura del Padiglione, il giorno del vernissage, 10 Maggio.
Sun & Sea (Marina) non è la prima collaborazione per le tre artiste lituane, che si conoscono fin dall’adolescenza passata insieme a Kaunas (la seconda città in grandezza della Lituania). La loro opera contemporanea Have a Good Day!, prodotta tra il 2011 e il 2013 e ancora oggi in tournée mondiale, ha vinto sei premi internazionali europei ed è approdata in più di venti festival internazionali, oltre che esser stata trasmessa su BBC Radio 3 e la Lithuanian National Radio. Nel 2018, le artiste hanno ricevuto il premio Borisas Dauguvietis al Golden Cross Awards in Lituania, in particolare per l’originalità e l’innovazione delle loro opere. Nelle loro collaborazioni, le artiste si focalizzano soprattutto sulle relazioni tra documentario e finzione, realtà e poesia così come il sovrapporsi di discipline quali arte, teatro e musica. In Sun & Sea (Marina), vi sono elementi ricorrenti in alcuni dei loro lavori passati; un esempio è Acid Forest, pluri premiato film di Rugile Barzdžiukaitė, che rimpiazza lo sguardo filmico umanoide con quello d’uccello, alterando la classica prospettiva della camera; o la già citata Have a Good Day!, opera in cui questioni alquanto complesse come genere, invecchiamento e lavoro raggiungono le orecchie degli spettatori attraverso il canto di cassiere del supermercato, offrendo a chi ascolta una visione generale sulla vita d’ogni giorno e le preoccupazioni dei personaggi.
E’ la seconda volta nella storia della Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia che la Vilnius Academy of Art’s Nida Art Colony facilita la produzione del Padiglione Lituania. Nel 2015 infatti, per la 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Nida Art Colony aveva presentato un progetto di Dainius Liškevičius. Dr Rasa Antanavičiūtė, critica e direttrice di Nida Art Colony, insieme a Jean-Baptiste Joly, fondatore della residenza per artisti presso Akademie Schloss Solitude dove Sun & Sea (Marina) ebbe inizio nel 2016, sono i committenti del Padiglione. Sun & Sea (Marina) segue i passi dello Swamp Pavilion, il Padiglione Lituania durante la Biennale Architettura 2018, che aveva analogamente trattato questioni ambientali.
La presentazione a Venezia include un’edizione speciale del vinile e catalogo dell’opera Sun & Sea (Marina), disegnato da Abake e editato da Lucia Pietroiusti, con testi di: Stacy Alaimo, Marie Darrieussecq, Daisy Hildyard, Monika Kalinauskaite e Lucia Pietroiusti. Design di Goda Budvytytė.
Indirizzo:
Marina Militare
Calle de la Celestia
Castello, 30122, Venezia
sunandsea.lt
In occasione della 58° Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, il Padiglione della Lituania trasforma gli interni della Marina Militare, in prossimità dell’Arsenale di Venezia, in una spiaggia ad illuminazione artificiale ben fornita di sabbia ed equipaggiamento per una perfetta vacanza al mare.
Gli spazi della Marina Militare, per la prima volta usati come area espositiva durante la Biennale Arte 2019, offrono un’ambientazione unica per l’opera performance Sun & Sea (Marina), ideata dalle artiste Rugilė Barzdžiukaitė, Vaiva Grainytė e Lina Lapelytė. Nonostante una prima apparenza all’insegna del frivolo, il lavoro innovativo delle tre artiste lituane prende come riferimento forme operistiche definite “anti-monumentali” e introduce alcune tra le più urgenti questioni ecologiche dei nostri tempi. L’opera performance Sun & Sea (Marina) è presentata da Nida Art Colony of Vilnius Academy of Arts ed è curata da Lucia Pietroiusti, Curator of General Ecology a Serpentine Galleries, Londra.
Osservando dal ballatoio del piano superiore della sala, il pubblico ha una veduta a volo d’uccello sulla scena, in cui i personaggi appaiono come un tipico gruppo di vacanzieri di età varie sdraiati in costume da bagno su asciugamani colorati, sotto il sole estivo accecante. Monitorando questo tableau vivant da una veduta simile a quella del sole, il pubblico diventa progressivamente consapevole della fragilità della condizione umana. Allo svolgersi del libretto, lo spettatore scopre poco a poco ogni personaggio della scena che, cantando, rivela le proprie preoccupazioni. Da irrilevanti premure per prevenire scottature o piani per vacanze future, all’ angosciante timore di imminenti catastrofi ambientali che emerge dal più profondo della propria precaria esistenza. Le micro-storie salottiere e frivole della spiaggia affollata, gradualmente soccombono lasciando spazio a questioni più serie e rilevanti, che trasformano i canti individuali in una sinfonia globale, un coro universale di voci umane dedicato a problemi ambientali di scala planetaria. Corpi stanchi si fanno metonimia del nostro stanco pianeta.
Appositamente adattata per la Biennale Arte 2019, questa è la prima versione in inglese dell’opera performance, adibita a performance durazionale. La versione originale di Sun & Sea (Marina) fu prodotta in lituano da Neon Realism.
Daisy Hildyard, autrice del pluri acclamato The Second Body, a reflection the way our ecological impact extends far beyond what we consider our physical body da’ un discorso in occasione dell’apertura del Padiglione, il giorno del vernissage, 10 Maggio.
Sun & Sea (Marina) non è la prima collaborazione per le tre artiste lituane, che si conoscono fin dall’adolescenza passata insieme a Kaunas (la seconda città in grandezza della Lituania). La loro opera contemporanea Have a Good Day!, prodotta tra il 2011 e il 2013 e ancora oggi in tournée mondiale, ha vinto sei premi internazionali europei ed è approdata in più di venti festival internazionali, oltre che esser stata trasmessa su BBC Radio 3 e la Lithuanian National Radio. Nel 2018, le artiste hanno ricevuto il premio Borisas Dauguvietis al Golden Cross Awards in Lituania, in particolare per l’originalità e l’innovazione delle loro opere. Nelle loro collaborazioni, le artiste si focalizzano soprattutto sulle relazioni tra documentario e finzione, realtà e poesia così come il sovrapporsi di discipline quali arte, teatro e musica. In Sun & Sea (Marina), vi sono elementi ricorrenti in alcuni dei loro lavori passati; un esempio è Acid Forest, pluri premiato film di Rugile Barzdžiukaitė, che rimpiazza lo sguardo filmico umanoide con quello d’uccello, alterando la classica prospettiva della camera; o la già citata Have a Good Day!, opera in cui questioni alquanto complesse come genere, invecchiamento e lavoro raggiungono le orecchie degli spettatori attraverso il canto di cassiere del supermercato, offrendo a chi ascolta una visione generale sulla vita d’ogni giorno e le preoccupazioni dei personaggi.
E’ la seconda volta nella storia della Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia che la Vilnius Academy of Art’s Nida Art Colony facilita la produzione del Padiglione Lituania. Nel 2015 infatti, per la 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Nida Art Colony aveva presentato un progetto di Dainius Liškevičius. Dr Rasa Antanavičiūtė, critica e direttrice di Nida Art Colony, insieme a Jean-Baptiste Joly, fondatore della residenza per artisti presso Akademie Schloss Solitude dove Sun & Sea (Marina) ebbe inizio nel 2016, sono i committenti del Padiglione. Sun & Sea (Marina) segue i passi dello Swamp Pavilion, il Padiglione Lituania durante la Biennale Architettura 2018, che aveva analogamente trattato questioni ambientali.
La presentazione a Venezia include un’edizione speciale del vinile e catalogo dell’opera Sun & Sea (Marina), disegnato da Abake e editato da Lucia Pietroiusti, con testi di: Stacy Alaimo, Marie Darrieussecq, Daisy Hildyard, Monika Kalinauskaite e Lucia Pietroiusti. Design di Goda Budvytytė.
Indirizzo:
Marina Militare
Calle de la Celestia
Castello, 30122, Venezia
sunandsea.lt