Attraversando eventi e testii
Roma – 2 Ottobre 2025 by Vitaldo Conte

Lettera d’Amore,
21^ AMACI
Giornata del Contemporaneo
4 ottobre 2025
Parole di Desiderio della mia poesia Amante nel Sogno…
1 SCIAMANESIMO IN ARTE-ENERGIA
Lo sciamano come artista-guaritore
Lo sciamano riassume in sé diverse figure, fra cui: l’artista e il poeta, il terapeuta e il guaritore. Lo studio dello Sciamanesimo ci aiuta a comprendere l’inizio della scienza medica, quando questa era essenzialmente un processo d’interpretazione simbolica. Allora, come ora, lo Sciamanesimo si situa in un sottile confine in cui corpo, psiche e anima s’influenzano reciprocamente. Lo sciamano è soprattutto un essere creativo che, utilizzando espressioni come – il canto, la danza, la pittura, la poesia –, raggiunge l’oltre con il volo magico e le fuoriuscite dal corpo. Queste espressioni suggeriscono ad alcuni autori, come Andreas Lommel, l’ipotesi che l’origine dell’arte, come di tutte le espressioni della creazione, sia magica e che debba essere ricercata nelle pratiche sciamaniche. La carica energetica dell’essere può ricercare una creazione totale attraverso questi richiami: pensiero che esprimo nella mia conferenza Arte-Sciamanesimo-Energia al Castello di Rocca Sinibalda (RI) il 28 agosto 1993.

Il Bianco come Arte-Energia verso l’Invisibile
L’arte bianca e vibrazionale entra in relazione con le possibilità estreme dell’esprimersi ancora in ambiti di visibilità e interpretazione razionale, poiché oltrepassa apparenze e segnaletiche. I suoi estremi confini coincidono con quelli della creazione stessa. Chi riesce a entrare nelle sue labirintiche alchimie può diventare uno sciamano bianco che diffonde il benessere psico-fisico.
Sintetizzo, sul catalogo dell’esposizione itinerante Stati del Bianco (1994), a cura di Vittoria Biasi, a cui partecipo come artista, i miei molteplici viaggi d’arte nel Bianco. Questo attraversa mie espressioni di intervento olistico: – operatore di reiki sciamanico e dinamiche creativo-corporali (dal 1992), massoterapia (dal 1993) e ‘maschere estetiche’ (dal 1994) per ricercare sulla fronte lo ‘yang bianco‘: le tre rughe ondulate, il ‘segreto’ di chi possiede solo il proprio ‘yang‘ esistenziale che non può che essere ‘bianco’, in quanto questo colore riunisce in sé tutti gli altri… ‘oltre’ le forme della seduzione per rivolgersi all’invisibile ‘altro’… per danzare con il respiro del… –ii.
2 SENSUAL MASSAGE COME RITUAL
Mi coinvolgono le parole del maestro spirituale indiano Osho Rajneesh sul massaggio: “Il mondo ha bisogno di massaggio poiché l’amore è scomparso. Una volta il semplice tocco di due amanti era sufficiente. (…) La persona che massaggi non ha corpo. Concepiscila come senza corpo e il tuo massaggio andrà molto in profondità. (…) Quando due energie si toccano esse semplicemente si mischiano, si uniscono e si fondono l’una nell’altra. (…) Dopodiché comincia a giocare con l’energia come se stessi suonando una chitarra. (…) Il massaggio è quasi come amare”iii.
Approfondisco, dagli anni Novanta in poi, le tecniche del massaggio e altre di guarigione olistica, ricercando relazioni fra di loro. Il mio Sensual Massage vuole essere un incontro Ritual per recuperare una totalità del sentire fisico e interiore. Questo, pur ascoltando i moti della pulsione, ricerca la propria don/azione di benessere in dialettica con l’altro: suo alchemico specchio psico-emozionale. Le tecniche di questo “massaggio totale” col-legano la bioenergetica e il polarity, il reiki e la terapia pranica del colore, l’ascolto e la canalizzazione del respiro, il colloquio con minerali e profumi, espressioni d’arte e sonore, ecc. L’operatore, in questo viaggio di conoscenza, dovrebbe predisporsi a essere guidato dall’energia-creazione: fisica e psichica, fino alle indicazioni dell’oltre.

Maschere e vibrazioni del Corpo-Anima
Il Ritual del Sensual Massage, nei suoi viaggi olistici e interiori, è per me s/oggetto di incontri riservati. Lo presento in Corpo-Anima, evento a Roma (‘Sallustiana Art Today’, 3 marzo 2019), per compararlo con le poetiche del corpo d’arte. Effettuo frammenti di Sensual Massage sul corpo vestito di donne, distese sul lettino per massaggi. Questo, avvolto da un lenzuolo rosso, accoglie l’accensione rituale del corpo. L’ambientazione, illuminata da un piccolo faro di luce laterale, è “animata” dallo spray profumato della Rosa, emblema di mistica sensualità. L’incontro è accompagnato, sulle pareti, dall’esposizione di maschere d’arte di Tiziana Pertoso. Qui la maschera vuole esprimerne archetipi dell’essere: attraverso il trucco può diventare una presenza di Ritual Beauty Art. Sulla parete frontale è esposta la grande tela rossa di Hypnos (alias G. Di Benedetto) dal titolo Michael’s Gate, a cui l’autore attribuisce proprietà ipnotiche ed energetiche, grazie alla sua rubedo. Le maschere e vibrazioni del Corpo-Anima possono liberare le altrui espressioni. Il Sensual Massage, in questo Ritual, vuole essere accensione di benessere energetico e interiore.
3 LA FERITA: ROSSORE NEL BIANCO… RITUALE DI ARTE-ENERGIA

La Ferita come Arte Rituale
La dimensione sciamanica è presente nelle espressioni estreme del Corpo d’Arte. Quest’arte esige, talvolta, la visione di un di-segno di sangue sull’epidermide-anima. Riappropriarsi del proprio corpo è anche un possibile ricongiungersi a una interna spiritualità, presente pure nei suoi aspetti di trascendenza più cruenta. Far emergere, con il sangue, i segreti delle proprie interne anomalie, occluse da protezioni e censure, può essere espressione di creazione e guarigione. Il sangue, che emerge dalla ferita, diviene, nel contempo, come in un antico rito, segno di una perdita ma anche di possibile rigenerazione. I guerrieri-sciamani, nei rituali esorcistici, doppiavano le ferite per poterle sanare con i loro corpi.
Scrivere sulla ferita può diventare una narrazione terapeutica. È stato rilevato infatti, in uno studio di psicosomatica, che scrivere aiuta a curare la ferita, non solo in chiave metaforica. La sua trascrizione accelera la guarigione e favorisce la cicatrizzazione del taglio, divenendo nel contempo creazione.


La Ferita: fra anomalia e creazione
La Ferita incontra l’Anomalia-Arte: tematiche di esposizioni e miei interventi. Queste “entrano” nel mio libro Anomalie e Malie come Arte (2006)iv: testo di riferimento per i miei allievi di Arte per la Terapia all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Attraverso, in un evento-laboratorio, La ferita: tra creatività e patologia, a Messina nel 2001v, con un gruppo di psicoterapeuti e pazienti. Fra quest’ultimi c’è qualcuno che pratica già il segno-ferita sul proprio corpo come insopprimibile necessità. Un ex ospedale psichiatrico (come il Mandalari di Messina), con le sue memorie di internamento, si trasmuta, per qualche ora, in uno spazio d’arte. La ferita – da segno patologico – diviene una pratica espressiva, costituita da comportamenti, manualità creative. L’evento si conclude con una danza collettiva di liberazione.
Presento la tematica della ferita come estremo linguaggio di creazione in due eventi a Roma: introducendo la manifestazione Nella mia ferita sgorga il tuo sangue (2014)vi; intervenendo al convegno Territori Contaminati (2015)viii. Entrambi si svolgono in un giorno di marzo vicino all’equinozio di primavera: forse per auspicare un segno-ferita come possibile rigenerazione.
Rossore di Rosa e Ferita… nel Bianco: come Arte Ultima
La pelle, segnata con il rossore del sangue, può esprimere narrazioni dell’anima e legami rituali: per questo artisti dell’arte corporale “si vestono di bianco” nelle loro azioni. Il bianco può acquisire intensità e innocenza proprio dal passaggio di un segno rosso: come quello del sangue. Gina Pane, nella sua Azione sentimentale (Milano 1973), ha un mazzo di rose rosse, da cui stacca le spine per conficcarsele nel braccio: togliendole, lascia poi colare un rivolo di sangue. Le sue rose rosse del bouquet sono diventate bianche…
Presento spesso, in miei eventi, il corpo di una Rosa rossa su un foglio bianco. I suoi petali e le sue spine possono diventare segni-parole di passione e ferita d’amore. Propongo il segno-ferita, nel 2001 nella mia mostra personale La ferita e la sindone, a Siracusa, condivisa con Wolfango Telisviii. Il corpo «vuole divenire arte attraverso la scrittura o la ferita. (…) Su quella ‘carta’ l’artista scrive e produce la sua opera. (…) Vitaldo Conte si sofferma al continente Mediterraneo, dove ancora lo sciamano (nel suo segreto) continua a trastullarsi nel contatto con il trascendente» (C. Lo Presti, ‘La Gazzetta del Sud’).
Rossore nel bianco diviene mia suggestione e titolo dell’evento a Roma (Mitreo Arte Contemporanea di Roma) nel 2012, a cui partecipoix. Qui si svolge il dibattito sull’Extreme Gender Art con Kyrahm e Julius Kaiser: il nostro filo conduttore di pensiero-arte ricerca l’espressione di un rossore di sangue in colloquio con le dimensioni del bianco.
Presento, collegato al sopracitato evento, una mia mostra di scrittura pittorica sulle seduzioni segniche del rosso in colloquio con il bianco della pagina. Kyrahm scrive: “presento il lavoro di Vitaldo Conte, la sua poetica del rosso e del bianco, la sua scrittura-pittura. Disegni privi di cornice, scribble dall’aspetto apparentemente non curato come certi ricordi sbiaditi che riconosciamo come appartenenti ad un’altra fase della nostra vita. Conte ci restituisce su carta il segno-ferita nostalgico della poetica di Gina Pane, il pensiero per immagini”.

4 L’ABBRACCIO: LEGAME DI ARTE-VITA
Attraverso, nel colloquio con Vittoria Biasi sulla Lettera d’Amore (2024)x, il mio evento Ritual Legami a Roma (2016)xi, in cui lei partecipa vestita di bianco. L’abbraccio entra nell’azione performativa come condivisione energetica ed esistenziale: questa energia può, come mi piace leggere su Google, “aumentare il benessere e promuovere legami sociali”. Qui coinvolgo quattro donne, con cui avevo condiviso momenti di Arte-Vita. Il colore del vestito, da loro indossato, è quello dell’alchimia che ci lega: lo sguardo, il legame, l’abbraccio sono le dinamiche con cui interagiamo. Sul piano di uno spartito, vicino alla scena dell’azione, espongo un mio testo-lettera, scritto a mano in rosso: ‘L’alchimia dei legami è difficile da spiegare. (…) Può ricercare il nero nelle maschere dannate della seduzione, il rosso nelle passioni estreme di un fiore di carne, il bianco invisibile nel tuo sguardo…’.
Il critico d’arte Anna D’Elia, presente all’evento, diviene testimone: “Nell’epoca dei contatti senza corpo che viaggiano in rete (…) Vitaldo Conte riporta lo sguardo sull’abbraccio e la sua durata infinita, celebrando un rito d’iniziazione in Ritual Legami durante il quale si lega a quattro donne sullo sfondo di tre colori: il nero, il rosso e il bianco. Nelle vesti dello sciamano officiante l’artista alterna parole e gesti celando il segreto dei suoi legami nell’istante in cui lo rivela. (…) Il rito prosegue nella reciprocità di sguardi, carezze e parole fino all’acme in cui legati alla caviglia, al collo, al polso, in vita i due si fondono nell’abbraccio protetto da un telo crisalide. (…) Le donne (…) a volto scoperto o coperto da ‘maschere dannate’ che si susseguono nel rito (…) sono partecipi e attive”xii.

5 AMBIENTI EMOZIONALI DI ARTE-ENERGIA
Gli ambienti interiori della creazione ricercano una espressione che possa collegare pulsioni del corpo, analisi della mente, richiami dell’anima. Liberano naturalmente simboli e archetipi che ritornano per risvegliare la nostra esistenza e coscienza, oltre che l’immaginazione dell’oltre. Tante costruzioni d’arte sono nate sulla pianta di un sogno o di una visione.
La creazione degli ambienti interiori non è spesso visibile nei delimitati e neutri spazi di una galleria. Ricerca, infatti, dimensioni in cui possano convivere con i loro significati profondi e la propria natura: l’espressione vuole suscitare comunicazioni emozionali e vibrazionali con l’esterno. Questa vive talvolta nella dispersione e attraverso gli stati del Bianco e dell’Invisibile, come accade nelle ambientazioni delle mie Camere da letto d’Arte. Tale percorso è letto nella scheda (a me dedicata) su La Pittura in Italia. Il Novecento/2: “Il risalire alla memoria del bianco trova il suo culmine nelle ricerche di sconfinamento tra arte, ambiente e design realizzate da Conte nel corso del 1990 e concretizzatesi nel dècor della propria camera da letto” (1993)xiii. Rintraccio queste ambientazioni nella creazione di giovani presenze, talvolta segrete. Come quelle che invito (come commissario) a esporre all’Anteprima della XIV Quadriennale a Napoli (2003-04), riservata alle nuove espressioni artistiche del Centro-Sud d’Italia: le inserisco in Ambienti e scritture emozionalixiv. Sul catalogo della mostra scrivo: “Il termine installazione, che, da qualche decennio, viene usato per indicare il lavoro di un artista in relazione ad un determinato spazio, risulta, talvolta, una ‘delimitazione’ mentale. La dispersione creativa ricerca, anche, ambienti e atmosfere vibrazionali con confini di lingua-senso volutamente sfuggenti, virtuali”xv. Queste scelte mi riservano qualche critica sulla stampa italiana e, viceversa, una interessata intervista televisiva a cura della Redazione europea di ‘Arte GEIE’.
Gli ambienti emozionali vogliono creare coinvolgimenti interiori con il fruitore, liberando vibrazioni che ascoltano l’oltre con i suoi colloqui sensuali e mistici. Le espressioni ricercano visioni ancestrali che si rapportano con corporeità fluide e appartenenti alla natura: i contatti sono elaborati dalla sensibilità dell’artista.


6 LETTERA D’AMORE: ARTE-ENERGIA NELLA CAMERA DELL’AMANTE NEL SOGNO…
Concludo un’intervista sulle mie Case d’Artista, ricordando l’attuale Camera da letto a Roma: “Il mio letto tondo è la presenza dominante della stanza, intono a cui si muovono le presenze del Sogno e Desiderio” (2022)xvi. La mia Camera “si apre” alle creazioni di queste presenze. Qui mi trasmuto, talvolta, in Vx: un writer del Desiderio che scrive, su una crepa del muro, a una donna immaginata, “abbracciami nei sogni”.
Le pulsioni del Desiderio interagiscono, nella Camera, con l’espressione e la lettura interiore per ascoltare le realtà del Sogno: come accade all’amante della Rosa rossa. Questo fiore – simbolo, di offerte e alchimie d’amore – vive in miei viaggi di Arte-Vita. Ricordo di aver scritto il corpo di sue donne-amanti come “testo-desiderio” di SottoMissione d’Amore: titolo anche di un mio libro (2007), in cui presento alcune di queste immaginixvii.
Disperdo creazioni oggettuali nella mia Casa e Camera da letto. Bambole e pupazze, talvolta realizzate da artiste, sono presenze che narrano seduzioni e storie del Sogno: diventano, quando colloquiano con scritture del Desiderio, Corpo-Lettere d’Amore. Espongo queste relazioni in miei eventi espositivi, ricercando l’alchimia dell’incontro imprevisto: l’ultimo, Bambole e Pupazze abbandonate come Donazione d’Amore, si svolge a Roma (‘Interno 4’, 2024).
Espongo rosse Labbra di Donna sulle ante dell’armadio bianco della mia Camera da letto: baciano attraverso frammenti di foglio incollati. I baci sono accompagnati da parole del Sogno e Desiderio. Le bocche, aperte alla cibazione d’amore, appartengono a donne amate, conosciute o immaginate: si aprono come Rose rosse al bacio con l’immagine desiderata. Il colloquio può essere “guardato” come una pulsionale Sindone-Lettera d’Amore che diviene creazione: chi ama è naturalmente artista. Mi ispira il biglietto di Aleister Crowley, collegato a Boca do Infierno (suo acquerello su carta, 1931), che scrive all’amante: “Io non posso vivere senza di te. L’altra bocca d’inferno mi avrà, ma non sarà tanto calda come la tua”. Trascrivo queste parole a mano su un piccolo foglio, a forma di cuore, che incollo sull’armadio: diventano una dedica alle Bocche-Lettere esposte.
La vibrazionalità della mia Camera da letto vuole essere orgonica, usando un termine coniato dallo psichiatra Wilhelm Reich. Il suo flusso energetico d’amore può costituire una terapia olistica che dona il benessere: talvolta ne divento artista-guaritore, avendo nel campo alcune specificità. Per questo motivo “apro” la mia ‘Camera Arte-Vita del Sogno e Desiderio’, in incontri ed eventi, alla fruizione di un limitato numero di persone: per condividere le espressioni e il benessere olistico con chi è destinato.
Incollo, successivamente, sulla porta della Camera, pulsionali Corpo-Lettere d’Amore di Creative Segrete. Queste avevano condiviso con me eventi e incontri di espressione on the Road. Riferimenti e immagini attraversano due mie pubblicazioni: il colloquio con Vittoria Biasi, L’Arte-scrittura della Lettera d’Amore (‘LeBiennali.com’, 2024); il saggio La Lettera d’Amore: Pulsione per Arte-scrittura e Narrazione (‘Fermenti’ n. 258, 2024).
La Lettera, attraversante la mia scrittura (teorica, artistica, letteraria), vuole relazionarsi ancora con il corpo di una Rosa rossa di Estremo Amore: come scrivo in un capitolo del mio libro Arte Ultima (2016)xviii. Questa energia alchemica ricerca la Lettera d’Amore fra Letteratura e Corpo d’Arte: titolo della mia mostra, a cura di Annalisa Piermattei, nell’agosto 2025, al Museo della Lettera d’Amore (unico in Italia) a Torrevecchia Teatina (CH), diretto da Massimo Pamio. Artiste e Creative Segrete “entrano”, nel percorso, con Carte-Lettere d’Amore on the Roadxix. La vibrazionalità della mia Casa e Camera da letto accoglie questa storia-creazione del Sogno e Desiderio per alimentare la sua Arte-Energia.
i V. Conte attraversa suoi recenti testi: Pulsional: corpo fra ferite, arte, terapia come Ritual, ‘Pagine Filosofali’ (online), 2021. Creare benessere con l’Arte-Energia, ‘Fyinpaper’ (online), 2025.
ii V. Conte, in Stati del bianco (Bolsena, Roma, Taormina), mostra a cura di V. Biasi, 1994. Catalogo: Stampa Alternativa, 1994.
iii Osho Rajneesh, The shadow of the whip, Rajneesh Foundation, 1978.
iv V. Conte, Anomalie e Malie come Arte, Rosa Rossa, Il Raggio Verde ed., 2006.
v V. Conte, La ferita: tra creatività e patologia, laboratorio-evento, Cittadella della Salute, Messina 21 marzo 2001.
vi V. Conte, introduzione a Nella mia ferita sgorga il tuo sangue, manifestazione a cura di I. Palomba, Caffè Letterario, Roma 30 marzo 2014.
vii V. Conte, Scrivere la ferita come arte…, intervento in Territori Contaminati, convegno a cura di L. Reghini di Pontremoli, Aula Magna, Accademia di Belle Arti di Roma, 26 marzo 2015.
viii La ferita e la sindone, mostra bi-personale di V. Conte e W. Telis, Il Camino, Siracusa 2001. Catalogo: Ed. Genia Group, 2001.
ix V. Conte, Rossore nel bianco, video-proiezione e mostra, Mitreo Arte Contemporanea, Roma 13 aprile 2012.
x L’Arte-scrittura della Lettera d’Amore, colloquio di V. Conte con V. Biasi, ‘LeBiennali.com’, 2024.
xi V. Conte, Ritual Legami, evento, Mondrian Suite, Roma 7 febbraio 2016. Partecipano: L. Baldieri, V. Biasi, T. Pertoso, V. Rimauro.
xii A. D’Elia, testo nell’allegato di Eros Ritual Legami, dvd, ToDesign, Squinzano (LE) 2016.
xiii V. Conte, scheda di I. Millesimi in La Pittura in Italia. Il Novecento/2 (1945-1990), Tomo secondo, a cura di C. Pirovano, Electa, 1993.
xiv G. e K. Lusikova, G.O. Muraca, T. Pertoso, G. Stampone, L. Baldieri.
xv V. Conte, La giovane arte del centro-sud. C0ntaminazioni. Extreme, in AA.VV., XIV Quadriennale – Anteprima – Napoli, De Luca Ed., 2003.
xvi L’Arte? Meglio esporla in casa che nelle gallerie, intervista a V. Conte di A. Sette, ‘Globalist’, 23 settembre 2022.
xvii V. Conte, SottoMissione d’Amore (La rosa rossa come arte), Rosa Rossa /3, Il Raggio Verde ed., 2007.
xviii V. Conte, Rosa rossa Corpo Lettera di Estremo Amore, in Arte Ultima, Avanguardia 21 Ed., 2016.
xix L. Baldieri, Estasia, T. Pertoso; AD, DorA, Violet Or; V. Pacifico con A. Piermattei; ecc.