Di formazione umanistica, liceo classico, Lettere indirizzo artistico, insegnamento di Storia dell’arte in un Liceo artistico di Milano, dagli anni settanta si occupa di scrittura e arti visive. Ha creato mondi tassonomicamente definiti, nei quali sperimenta l’autoreferenzialità del linguaggio, come La Setta delle S’arte (1995) vestiti rituali che si fondano su parole con più significati, e il Distopicus Garden (2008) in cui si configura una serie di esperimenti di ingegneria genetica con la creazione di mostri, piante ottenute con innesti di organi umani, il cui opposto, derivante dagli Amalgami (1980) è l’equilibrio utopico delle Fontane. (1985) Ha sviluppato gli oggetti-parola Bandierine (1990) e gli Stendardi (1992), i corpi-parola e vestiti-parola dell’universo parallelo degli Oracoli Corporali (1995) (rebus con parole che indicano parti del corpo), e il progetto Fandonia (2012) una città in cui tutto è doppio e ibrido. Ha analizzato Il Costume Rituale Contemporaneo nella Mostra-Trattato Vestiti. (2004). Ha curato con Biagio Cepollaro la rassegna di Video-poesia Frames&Poiesis. (2013)